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META e Google Ads nel caos del Black Friday: come non perdere il controllo

Il Black Friday non è solo la corsa all’offerta migliore. È un vero e proprio test di resistenza per le piattaforme ADV, dove ogni secondo conta: può essere la differenza tra esplodere le vendite o bruciare il budget in un attimo.

Le aste diventano un campo di battaglia, gli algoritmi sono sotto pressione e le dashboard possono sembrare più simili a un puzzle da mille pezzi da sistemare. Allora come mantenere il controllo quando tutto sembra sfuggire di mano?

In questo articolo ti mostreremo come affrontare il Black Friday con le armi giuste. Vedremo cosa funziona davvero e cosa, invece, ti farà solo perdere il controllo quando la pressione sale e la rapidità diventa l’elemento chiave per il successo.

Algoritmi sotto stress: cosa succede davvero?

Quando arriva il Black Friday, META e Google si trovano a gestire una montagna di dati: budget più alti, più utenti online e una competizione agguerritissima. Sembra tutto rose e fiori, ma attenzione: più dati non sempre significa più efficienza.

Gli algoritmi, spinti a cercare la massima conversione, rischiano di perdere il focus puntando al volume anziché alla qualità del traffico e, soprattutto, alla tua marginalità.

Advantage+ Shopping Campaign e Performance Max: Grandi promesse, grandi rischi

Sì, queste campagne fanno sognare: automazione totale e risultati super. Ma nel caos del Black Friday? Attenzione. Se lasciamo gli algoritmi senza freni, si rischia grosso:

  • Perdono il focus: possono rivolgersi a utenti che non sono realmente in target
  • Sprecano budget: disperdono risorse su posizionamenti o termini di ricerca che non portano a nulla
  • Mostrano i prodotti sbagliati: espongono articoli con bassa marginalità o non strategici nel momento meno opportuno

Queste soluzioni, se non gestite con attenzione, tendono a spingere per volumi, non per precisione. E in un ambiente di alta competitività come il Black Friday, questa mentalità può fare più danni che benefici. La soluzione? Un controllo costante e un’ottimizzazione strategica.

Come strutturare le campagne per reggere la pressione

Il Black Friday è uno dei momenti più stressanti dell’anno. Ecco come puoi strutturare le tue campagne per mantenere il pieno controllo anche quando tutto intorno sembra scivolare via.

Segmentazione guidata (non completamente automatica). L’automazione può essere utile, ma deve essere guidata. Quando la pressione sale è necessario:

  • Dividere i gruppi di annunci per fasce di valore medio o per categorie di prodotto
  • Isolare i best-seller dalle campagne sperimentali, quelli sono i tuoi cavalli di battaglia

Priorità ai Top Seller (e alla marginalità). Non tutti i prodotti meritano lo stesso investimento. Durante il Black Friday dovresti:

  • Puntare sulle referenze ad alta marginalità o con un conversion rate già collaudato
  • Sospendere o limitare temporaneamente i prodotti che non stanno performando o che hanno scarsa disponibilità

Creatività testate, dinamiche ma non improvvisate. Nel caos, non c’è spazio per sperimentare. Usa solo:

  • Formati dinamici basati su creatività già testate e che hanno dimostrato di funzionare
  • Messaggi chiari, che rispecchiano veramente il valore del tuo brand
  • Visual che spiccano, per non perdersi nel rumore del feed

Controllo in tempo reale: Come evitare disastri

La chiave per non farsi travolgere è la capacità di reagire rapidamente. Ecco come farlo:

Alert e regole automatiche di emergenza. Imposta dei segnali di allarme chiari:

  • ROAS troppo al di sotto della soglia? → Rallenta la campagna
  • CPA troppo alto? → Riduci il budget o cambia strategia. Google e META mettono a disposizione regole automatizzate per segnalare situazioni al limite

Dashboard focalizzate e Modelli Previsionali. I dati sono oro, ma solo se sono facili da capire in tempo reale:

  • Crea una dashboard semplice con i KPI che contano davvero per te → MER, COS, AOV, Spesa, Conversioni
  • Se possibile, simula scenari: per esempio, quanto puoi aumentare il budget senza compromettere la tua marginalità?

Aggiustamenti della stagionalità su Google Ads. Per un controllo ancora più granulare e per massimizzare i risultati quando la domanda è al suo picco, puoi sfruttare gli Aggiustamenti della Stagionalità su Google Ads. Questo strumento ti permette di comunicare allo Smart Bidding cambiamenti significativi e di breve durata nei tassi di conversione previsti (come quelli del Black Friday), ottimizzando le offerte di conseguenza.
Attenzione, però: usa gli aggiustamenti stagionali solo se ti aspetti variazioni davvero significative e per eventi brevi, di massimo sette giorni. L’algoritmo di Google è già sufficientemente intelligente nel gestire la stagionalità, quindi queste regolazioni servono per “affinare la mira” su picchi inattesi o molto marcati e rallentare al loro termine, preparando le campagne anche al calo del tasso di conversione post promo. Evita di usarli per periodi lunghi (più di 14 giorni), perché rischierebbero di non funzionare correttamente o addirittura di creare problemi. 

Quando NON fidarsi ciecamente dell’Algoritmo: L’intervento umano è cruciale

Gli algoritmi possono essere potenti ma non sono infallibili, soprattutto quando la pressione è alta. Perciò cerca di non affidarti mai ciecamente all’automazione.

Posizionamenti e termini di ricerca sotto la lente. Durante il Black Friday, campagne come le Performance Max potrebbero indirizzare i tuoi annunci verso posizionamenti sbagliati o attivarsi per ricerche generiche che non portano a nulla. Analizza sempre i report sui posizionamenti e i termini di ricerca per escludere quelli che non stanno funzionando.

Manual Override – Il ritorno dell’intervento umano. Quando l’algoritmo non è allineato ai tuoi obiettivi non avere paura di intervenire manualmente. Ad esempio se:

  • Il budget è concentrato su poche campagne che non stanno convertendo
  • L’algoritmo insiste su audience o aree geografiche che non sono strategiche

Non esitare a riallocare il budget o fermare le campagne troppo aggressive.

Takeaway

Il Black Friday non è il momento per improvvisare, né per affidarsi ciecamente all’automazione. È il momento di mettere in campo le strategie già validate in precedenza, controllare i dati e capire davvero cosa sta succedendo in tempo reale.

Chi si affida solo all’algoritmo rischia di perdere il controllo e svendere il proprio valore. Chi invece prepara, monitora e interviene con strategia può fare la differenza, trasformando il caos in un’opportunità di crescita sostenibile.

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