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E-commerce manager e KPI: metriche da monitorare e analisi avanzata

Nello scenario attuale, per un e-commerce manager ci sono poche cose tanto importanti quanto la capacità di avere in ogni momento una visione chiara e puntuale della business performance.

Per sapere davvero come sta andando un’attività di vendita online, però, un e-commerce manager ha bisogno di dati—tanti dati—e delle competenze necessarie a interpretarli nel modo giusto.

In questo articolo parleremo di monitoraggio e analisi delle prestazioni alla luce dei KPI più rilevanti: continua a leggere per saperne di più.

KPI: e-commerce e metriche chiave

Prima di tutto, una doverosa premessa ci impone di parlare di KPI: e-commerce e settori di vendita tradizionali, infatti, hanno in comune l’esigenza di interrogare metriche specifiche per conoscere lo stato di salute del business e le sue prestazioni, fondamentali per valutare il successo di qualunque strategia con un approccio realmente data-driven.

I KPI e-commerce, infatti, sono misurazioni quantificabili che consentono di identificare forze e debolezze di marketing, operazioni e customer management analizzando nella maniera più appropriata specifiche metriche quali-quantitative.

Quella che segue è una panoramica sugli e-commerce KPI fondamentali.

KPI per e-commerce: 5 metriche di vendita

I KPI per e-commerce performance sono indicatori specifici che misurano l’efficacia dello shop dal punto di vista commerciale, monitorando comportamenti di acquisto, redditività dei clienti e andamento delle transazioni nel tempo. Ecco cinque metriche essenziali per valutare la vendita:

  1. Tasso di conversione delle vendite: il numero delle persone che hanno effettuato un acquisto rispetto al numero totale dei visitatori del sito web. Dovrebbe crescere o quantomeno restare inalterato;
  2. Valore medio dell’ordine (AOV): scopri quanto spendono in media i tuoi clienti in un’unica transazione per stimare al meglio le entrate e stabilire obiettivi realistici;
  3. Valore del cliente nel tempo (LTV): questa metrica racchiude il totale delle entrate che possono essere ottenute da un singolo cliente nell’arco della sua relazione con l’e-commerce, ed è fondamentale per determinare costi di acquisizione sostenibili;
  4. Tasso di ritorno dei clienti: sapere che percentuale di clienti torna a fare acquisti consente di verificare la qualità del servizio e del customer journey;
  5. Tasso di rimborso e reso: un tasso di rimborso e reso elevato può indicare scarsa qualità dei prodotti offerti o dell’esperienza di acquisto, gettando luce su eventuali problemi da risolvere.


E-commerce management e KPI di marketing

Per un e-commerce management efficace è vitale registrare correttamente anche i KPI di marketing, ossia le metriche che consentono di valutare la visibilità del brand, l’efficacia delle campagne e la qualità del traffico ottenuto dal sito per ottimizzare le strategie promozionali.

Ecco sei KPI di marketing da non perdere di vista:

  1. Costi di acquisizione dei clienti (CAC): quanto costa in media acquisire un nuovo cliente e quanto si avvicina questo dato al customer lifetime value?
  2. Tasso di rimbalzo: conoscere la percentuali di clienti che abbandonano il sito senza compiere alcuna azione è fondamentale per valutare correttamente qualità del traffico, UX e targeting;
  3. Percentuale di clic: il rapporto tra clic e impression di una campagna o di un annuncio consente di misurare l’efficacia delle creatività selezionate sulla base dell’interesse reale generato;
  4. Sessioni per fonte di traffico: la distribuzione delle sessioni in base alla provenienza degli utenti (organico, ADV, social, referral…) permette di capire quali canali performano meglio nella generazione di traffico qualificato;
  5. Profit on Ad Spend (POAS): sapere quanto profitto genera un singolo euro speso in advertising è fondamentale per calcolare la convenienza delle campagne e valutare con criterio l’allocazione delle risorse;
  6. Net Promoter Score (NPS): somministrare agli utenti sondaggi specifici al momento del checkout aiuta a misurare la soddisfazione complessiva e la fidelizzazione dei clienti rivelando le percentuali di promotori e critici.

E-commerce KPI benchmarks: la forza del confronto

Che i dati che stai analizzando a partire dalla tua e-commerce KPI dashboard siano relativi alle vendite, al marketing o alla UX, è importante ricordare che esistono valori di riferimento medi che consentono di confrontare le performance di uno store online con quelle di altri e-commerce simili.

Questi valori, conosciuti come e-commerce KPI benchmarks, permettono di capire se i risultati ottenuti da uno shop online sono superiori al mercato, inferiori oppure in linea con le tendenze generali—un supporto estremamente prezioso per fissare obiettivi realistici e prendere decisioni più consapevoli sulle strategie da implementare.

Tra gli e-commerce KPI benchmarks più importanti troviamo un tasso di conversione intorno al 2–3%, un tasso di abbandono del carrello tra il 60% e l’80% e una CTR (percentuale di clic) superiore all’1% sulle campagne pubblicitarie.

Naturalmente, è fondamentale non dimenticare che i valori medi dei KPI e-commerce variano (anche sensibilmente) a seconda del settore, del tipo di prodotto/servizio e del modello di business, ragion per cui i benchmarks devono essere sempre interpretati con una certa flessibilità e, ovviamente, all’interno del contesto di riferimento.

E-commerce manager: skills essenziali

Nella figura di un buon e-commerce manager, skills strategiche e competenze analitiche dovrebbero sempre essere sviluppate in parallelo. Quello che segue è un elenco delle abilità fondamentali per chiunque voglia svolgere questo lavoro al meglio:

  • Data literacy: la capacità di leggere, interpretare e analizzare i dati per ricavare insight significativi è assolutamente indispensabile trasformare i KPI per e-commerce in decisioni operative;
  • Definizione degli obiettivi e selezione dei KPI: la capacità di scegliere gli indicatori più pertinenti in base agli obiettivi individuati è molto importante per interpretare correttamente percorso e risultati;
  • Competenze in analytics e dashboarding: un uso fluido ed esperto degli strumenti di analisi e dell’e-commerce KPI dashboard di riferimento consente di interpretare le metriche con prontezza ed efficienza;
  • “Funnel thinking”: conoscere approfonditamente i passaggi e le dinamiche del funnel e-commerce significa saper collegare i KPI corretti a ciascuna fase del processo;
  • ROI mindset: naturalmente, un e-commerce store manager deve essere in grado di valutare la redditività di azioni e strategie di marketing attraverso KPI come CAC, LTV, ROAS e AOV;
  • Sintesi e reporting strategico: saper interpretare correttamente gli insights offerti dall’e-commerce KPI dashboard non è sempre abbastanza—a volte a fare la differenza è la capacità di saper tradurre numeri e dati in report chiari e comprensibili anche agli stakeholder meno tecnici;
  • A/B testing e ottimizzazione continua: l’ultimo “superpotere” di un ottimo e-commerce store manager è sicuramente l’abilità di impiegare i KPI per impostare test, valutare risultati e migliorare continuamente esperienza utente e performance del sito.

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